Il bilancio 2021 di OTB e i suoi vantaggi rispetto a LVMH e Kering

Il bilancio 2021 di OTB e i suoi vantaggi rispetto a LVMH e Kering

LVMH e Kering sono più grandi. Ma, rispetto a loro, abbiamo dei vantaggi di elasticità e velocità di decisione che cerchiamo di sfruttare”. Lo afferma Ubaldo Minelli, CEO di OTB, gruppo che ha presentato il bilancio 2021 tra l’ipotesi di acquisizioni e di quotarsi in Borsa, ma, soprattutto, con molta voglia di crescere. In altre parole: ha messo a budget 300 milioni di euro da investire per passare dal fatturato 2021 di 1,5 miliardi di euro a 2,5 nel 2024.

Il bilancio 2021 di OTB

OTB (che possiede Diesel, Maison Margiela e Jil Sander) ha registrato vendite nette appena al di sotto di 1,5 miliardi di euro nel 2021, in crescita del 18% rispetto al 2020 e in linea sul 2019. L’utile netto è stato di 142 milioni di euro. La sua performance è stata guidata dalle prestazioni nel segmento lusso. Maison Margiela è aumentato del 107% tra il 2019 e il 2021, mentre Jil Sander ha raggiunto il punto di pareggio appena nove mesi dopo il suo arrivo in azienda. “I marchi del lusso di OTB sono cresciuti del 49% rispetto al 2020 e del 55% rispetto al 2019. Continuiamo a studiare nuove acquisizioni in questo segmento” ha detto Minelli a Repubblica.

 

 

L’Asia, la Borsa

A guidare la crescita dei ricavi sarà l’Asia. Il Giappone genera già un quarto del fatturato del gruppo che ha pianificato di raddoppiare i suoi 80 negozi in Cina nei prossimi tre anni. “Abbiamo previsto di investire 300 milioni di euro nei prossimi tre anni. La crescita prevista è del 20% anno su anno, arrivando così a 2,5 miliardi di fatturato circa nel 2024” ha spiegato Minelli al Giornale di Vicenza. Il 2024 sarà anche quello dello sbarco in Borsa. Lo stesso CEO ha spiegato la crescita del Gruppo come il frutto “delle scelte strategiche, a partire dall’aver messo in sicurezza dal punto di vista finanziario la filiera di fornitori nei momenti più difficili”.

I vantaggi di OTB

Minelli ha ribadito che OTB non finirà nelle mani di un gruppo del lusso, ma, anzi, “mantiene l’ambizione di essere un polo che aggrega marchi del lusso, direi l’unico in Italia. Non c’è la volontà di vendere. Certo, i due gruppi francesi del lusso hanno una dimensione difficilmente raggiungibile. Ma rispetto a loro abbiamo vantaggi di elasticità e velocità di decisione che cerchiamo di sfruttare”. (mv)

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