È l’amministratore delegato. Ma il compito di badare ai conti della griffe non gli ha impedito di comprendere la natura del lusso e della manifattura d’alta gamma: “Tutto quello che facciamo dura nel tempo, non ha nulla a che vedere col circolo vizioso della moda usa e getta. Le collezioni di Bottega Veneta, ancora prima di un prezzo, hanno un valore”. Claus-Dietrich Lars, ceo del brand vicentino controllato dal gruppo Kering, l’ha spiegato al Sole 24 Ore. Non ci si può sottrarre alla sfida di continuo rinnovamento posta dalla moda, ma “i brand, specie nel lusso, hanno un’anima e non debbano tradirla”. Rimane il dovere di “presentare almeno 4 volte all’anno collezioni ricche di novità”, ma a condizione di tutelare, appunto, l’anima, cioè “rimanendo però fuori dal tempo”. Già, perché sta qui la quintessenza dell’alta gamma, qui poggia la differenza con gli altri segmenti. “Chi compra la borsa di stagione sa che potrà tenerla, idealmente anche per sempre – spiega Lars –. E chi ne conserva una nell’armadio per qualche stagione, sa che può ritirarla fuori all’occorrenza”. Una borsa di alta gamma “non sarà mai passata di moda”, insomma, “per lo stile immortale e per la qualità dei materiali e delle lavorazioni”. Il lusso vince perché non subisce le sfide del tempo.
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