“Dobbiamo produrre una qualità sempre più alta: quella che cercano i clienti. Tendenze moda? Più eleganza e meno streetwear”. Ad affermare che il lusso esige la qualità (e non solo) è Sidney Toledano, presidente e CEO di LVMH Fashion Group. Il manager della multinazionale francese, in un’intervista a Forbes, ha spiegato il presente del lusso e il suo futuro.
La democratizzazione di uno status symbol
Il lusso, grazie a Instagram (che “ha avuto un impatto enorme sulle nuove generazioni” ha detto Toledano) si è diffuso in modo trasversale. In altre parole: non è più solo riservato all’élite. Questo, però, non ha scalfito il senso di prestigio indotto dal possedere un prodotto di lusso. Inoltre, sempre grazie alla rete, i consumatori sono più informati sui marchi e sui prodotti. Non solo. Secondo Toledano la conoscenza non si limita a questi due fattori, ma è andata molto più in profondità. “Migliore conoscenza dei prodotti, ma anche dell’esperienza e dei materiali che, a monte, implicano un rigore assoluto della qualità. Oggi il consumatore è più che consapevole dell’origine dei prodotti: la sostenibilità è in prima linea. Quindi: stiamo producendo e dobbiamo produrre su larga scala, ma molto meglio”. Tradotto: stiamo aumentando la qualità del prodotto finito per cui la qualità delle materie prime utilizzate deve essere eccelsa.
Per chi si produce?
Toledano descrive i cambiamenti che il mercato ha vissuto negli ultimi due decenni. “Cina e Asia sono oggi i maggiori consumatori di lusso. Anche il mercato americano è cambiato. Il modo di consumare è diventato più sensibile alla moda e ai marchi più grandi”.
E il futuro?
“A lungo e medio termine, l’evoluzione della crescita globale è molto buona” ha replicato il CEO di LVMH Fashion Group che, in merito alla moda, ha evidenziato un ritorno all’eleganza, citando CELINE e Givenchy: “Dobbiamo riposizionare i marchi con l’evoluzione della società”. Infine, parlando del retail, Toledano ritiene estremamente importante l’esperienza nelle boutique: “Dobbiamo trovare il giusto equilibrio tra vendita al dettaglio, digitale e fisica”. (mv)
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