Il ministro francese in missione in Italia: “Non siamo predatori”

La ministra francese in missione in Italia: “Non siamo predatori”

La missione in Italia di Olivia Grégoire, ministro francese con delega alle Piccole e medie imprese, al Commercio, all’Artigianato e al Turismo, ha un valore diverso. Innanzitutto, perché vede uno sconfinamento: non è il membro di un Esecutivo che visita eccellenze manifatturiere del proprio Paese, ma che lo fa all’estero. E, poi, perché Grégoire non è in semplice visita di cortesia, come può capitare a personalità pubbliche in tour: è in viaggio con una missione. Come spiega a Il Sole 24 Ore, che in questi giorni è al Salone del Mobile dopo un programma di visitate in aziende toscane, è qui per promuovere “sinergie” tra sistemi produttivi talmente interlacciati nel lusso da poter essere considerati “un unico Paese”.

La missione in Italia

Il Sole 24 Ore definisce quello di Grégoire “un viaggio di ascolto tra moda e design”. In che senso? “Io e il governo stiamo lavorando a un piano strutturato e ambizioso per promuovere il fashion system francese – risponde –. Potrebbero esserci sinergie tra aziende dei nostri due Paesi. Di fatto, sul fronte della moda, siamo ormai un unico Paese”. A sentire certi discorsi, l’ascoltatore italiano giunge velocemente alla conclusione che all’Eliseo si preparano a sostenere una nuova stagione di acquisizioni nel made in Italy. Grégoire si affretta a stemperare i toni. “Per limitarci ai beni di lusso, niente è più falso e lontano dalla realtà della narrazione di una Francia predatoria. Laddove c’è stato un takeover del brand, l’identità e l’attività sono rimaste italiane. E poi le case francesi impiegano direttamente o indirettamente subcontractor italiani”.

 

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Le relazioni reciproche

La titolare della delega alle PMI, dunque, rivendica sì l’impegno complessivo francese in Italia. “La Francia è il secondo partner commerciale dell’Italia – snocciola –. Abbiamo investito 74 miliardi di euro in Italia, tradotto in posti di lavoro significa 300.000 impieghi in oltre 2.000 aziende”. Ma ricorda che le relazioni sono reciproche. “Dal canto suo l’Italia è uno dei cinque top investor, anche in questo caso con 2.000 aziende acquisite in Francia”. Relazioni ancora più strette nel segmento alto. “Sul prodotto di lusso, la Francia importa 7 miliardi di prodotti moda dall’Italia ed esporta meno di 4 miliardi. La relazione è strettissima, perciò dico che su questo fronte è come se fossimo un unico Paese”.

In foto a sinistra Grégoire in visita presso Dyloan e a destra ospite di Hind

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