Il mistero della successione al vertice di Capri Holdings

Il mistero della successione al vertice di Capri Holdings

Resterà probabilmente un mistero il perché Capri Holdings abbia improvvisamente cambiato strada in relazione alla sua roadmap manageriale. Il gruppo USA (che possiede Michael Kors, Versace e Jimmy Choo) aveva annunciato a settembre che Joshua Schulman sarebbe diventato il prossimo CEO di Capri Holdings, prendendo il posto di John Idol. Lunedì 7 marzo, invece, Capri Holdings ha comunicato che Idol resterà al suo posto e che Schulman sarebbe uscito dal gruppo. Quest’ultimo, dall’agosto 2021 era CEO del marchio Michael Kors che ora, senza un “capo”, passa nelle mani di un team interno.

 

 

Il mistero di Capri Holdings

Perché questa improvvisa decisione? Nessuna delle parti in causa risponde e, ovviamente, nessuno conosce la verità se non i diretti interessati. “Forse Idol, dopo aver raddrizzato in una certa misura la rotta, voleva portare a termine il suo progetto e il board dell’azienda ha accettato” è l’ipotesi avanzata da Business of Fashion (nella foto, lo screenshot dell’articolo di BoF). Sicuramente non è una partenza causata da comportamenti non adeguati di Schulman in quanto la buonuscita prevede il pagamento di 2 annualità (totale: 2,6 milioni di dollari) più altri 5,2 milioni più la riduzione del patto di non concorrenza da due anni a 6 mesi. Lo ha fatto notare l’analista Matthew Boss di JP Morgan. Una storia molto simile a quella di Stefan Larsson, il dirigente che avrebbe dovuto gestire il futuro di Ralph Lauren e poi si è ritrovato a guidare PVH.

Ma forse non è un mistero

Più semplice la spiegazione del brusco ribaltone secondo Simeon Siegel, analista di BMO. “I marchi forti sono generalmente più forti degli individui che li guidano” (fonte WWD). Il mercato, comunque, non pare preoccupato per questa inaspettata scelta. “Nonostante Schulman sia stato una parte importante della nostra tesi di investimento su Capri] Holdings –  spiega l’analista finanziario Oliver Chen (Cowen) -, riteniamo che il management esistente sia agile, esperto e abbia un solido playbook per continuare lo slancio nel business. Sfortunatamente, il piano di successione non ha funzionato come previsto”. In altre parole: non facciamoci troppe domande e pensiamo al futuro. (mv)

Leggi anche:

 

CONTENUTI PREMIUM

Scegli uno dei nostri piani di abbonamento

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
iscriviti adesso
×