Costruire un valore di marca poliedrico. È questo l’obiettivo del Gruppo Prada, che nell’ultimo anno è cresciuto nonostante il rallentamento generale del lusso. A trainare la performance ci pensa Miu Miu, che ha raddoppiato le vendite rispetto all’anno scorso. Quasi un unicum, quindi, visti i bollettini sempre più negativi, dovuti ad aumento dei prezzi e invenduto. Secondo Andrea Guerra, CEO del gruppo, il successo di Prada è dovuto alla capacità di leggere le richieste della contemporaneità. “Lavorare sugli aspetti culturali della società è essenziale per la sopravvivenza a lungo termine dei nostri due marchi. Stiamo scolpendo la cultura, scolpendo la società”, dice a Business of Fashion.
Il valore aggiunto
Nell’intervista rilasciata a BoF, Guerra mette in fila i motivi della crescita. “Il marchio Prada è credibile dallo sport, alla cultura, alle arti, aspetti che possono raggiungere tipologie di consumatori e atteggiamenti molto diversi. Siamo rilevanti come marchio di lifestyle come lo siamo per una serata glamour. Quindi Prada è naturalmente “poliedrico”, è un elemento vivo”, sottolinea il CEO, marcando la differenza con i competitors. Sia Prada che Miu Miu, infatti, non sono impegnati solo nella moda, e le forti radici culturali permettono al cliente un’identificazione chiara. Dalla collaborazione di Miu Miu con Art Basel, fino al team di vela Luna Rossa che Prada sponsorizza per l’America’s Cup, passando per Fondazione Prada. “Non abbiamo mai semplicemente messo un’etichetta o un cartellino su un evento. O facciamo parte di qualcosa o non lo facciamo”.
Gli interessi di famiglia
Tutte attività, quelle relative all’arte, all’architettura, allo sport, sono legate agli interessi di Miuccia Prada e Patrizio Bertelli. Che hanno già pensato a come gestire la successione del gruppo di famiglia. “È molto insolito che un’azienda italiana esponga un piano di passaggio generazionale, in cui la famiglia dice: resteremo indipendenti – continua Guerra –. Lorenzo (Bertelli, figlio di Patrizio Bertelli e Miuccia Prada) è il capo, e la persona che gestirà questo nel lungo periodo”.
Crescere nonostante i prezzi
Certo, nemmeno Prada è stato risparmiato dall’aumento dei prezzi. Il marchio in alcuni casi ha aumentato i prezzi, ma i clienti continuano a spendere soprattutto per bestseller come la borsa Galleria e gli zaini in nylon. Le sfide all’orizzonte rimangono comunque tante. “Parte del 2025 non sarà facile nel rapporto con la Cina, sottolinea Guerra, oltre al cambiamento di alcuni direttori creativi e CEO”. Per non parlare dell’inflazione, che secondo il manager ha fuorviato i consumatori. “In certi casi (come nella pelletteria che è aumentata in volume e nei prezzi) c’è stata un’iperinflazione che non era collegata al valore del sogno che stavi regalando ai consumatori”.
Immagini sito web Prada e Imagoeconomica
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