Le vendite del primo trimestre dell’anno fiscale (aprile-giugno) sono in crescita del 3%: il giro d’affari tocca quota 479 milioni di sterline (un anno fa erano 478 ). Secondo le comunicazioni finanziarie di Burberry, motivo del successo sono l’offerta più completa di prodotto e i risultati lusinghieri della collaborazione con Farfetch, apripista di una più generica espansione nel mercato digitale. A proposito di mercati, la griffe inglese raccoglie progressioni in high single digit in Asia e America del Nord, mentre trova riscontri deludenti nel Regno Unito, nei Paesi Arabi ed entro i confini della Comunità Europea. Tra gli obiettivi del 2019 Burberry si pone il taglio di 100 milioni di sterline di costi nella distribuzione. “Siamo molto soddisfatti dei risultati – commenta il ceo Marco Gobbetti –: il team ha abbracciato la visione di Riccardo Tisci”. A proposito delle strategie del nuovo direttore creativo, l’intenzione dichiarata è trascinare la griffe inglese nei nuovi canoni della moda veloce con un programma di capsule periodiche, sul modello dei progetti di Tod’s e Moncler, di cui la collaborazione con Vivienne Westwood è solo il primo segnale. In programma ci sono più uscite con minori quantità.
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