Il senso delle aggregazioni e le idee comuni di Ruffini e Rosso

Il senso delle aggregazioni e le idee comuni di Ruffini e Rosso

Remo Ruffini (Moncler) e Renzo Rosso (OTB) hanno idee comuni. Per esempio: non sono “fanatici del possesso, ma della governance aziendale” e della cultura del creare valore. E rispondono “Never say never” alla possibilità di una futura alleanza. Ne hanno discusso al talk Moda, Business e Consumi organizzato da RCS Academy – Corriere della Sera (nella foto).

Le idee comuni di Ruffini e Rosso

Dice Ruffini

“Adesso finisce la pandemia e ricomincia il business è falso” esordisce Remo Ruffini. “È cambiato il modo di lavorare, di pensare. Prima con un contenuto promuovevi la tua azienda in tutto il mondo. Ora ce ne vuole uno all’ora, uno per piattaforma”. Ruffini lo definisce “stravolgimento culturale: ci sono dei temi che 12 mesi fa non nominavamo per niente e cerchiamo figure professionali che 3-4 anni fa non c’erano”. Sotto il profilo del successo aziendale, Ruffini punta tutto sul concetto di governance. “Se fai tanto fatturato sei un imprenditore mediocre, se crei valore sei un buon imprenditore”. E, in relazione al ricambio generazionale conclude: “I Ruffini (i suoi figli, ndr) devono essere più bravi di tutti: sennò prendo gli altri”.

 

 

Ribadisce Rosso

Noi non vogliamo licenziare, vogliamo assumere”, ribadisce, dal suo punto di vista, Renzo Rosso. Dettagliando questa affermazione con una sottolineatura molto significativa: le aziende della moda devono puntare su professionalità utili, con competenze digitali, abbandonando “vecchie” mansioni ormai pressoché obsolete. “E lo Stato pensi a corsi formativi per nuovi mestieri” dice l’imprenditore veneto citando blockchain, criptovalute, beni e collezioni digitali, gaming ecc. Di conseguenza, “vanno cambiate le scuole!” tuona Rosso.

Aggregazioni sì, aggregazioni no

Il patron di Diesel ritiene questo un buon momento per fare aggregazione. “Quante aziende sono capaci di compiere lo stravolgimento richiesto? Chi non è capace può allearsi. Smentiamo che OTB stia per fare una grande acquisizione. Se capita non ci tiriamo indietro, ma non la cerchiamo. Quotazione? Sì, ti dà lo step in più. È il primo passo per una gestione diversa”. E qui, le idee comuni di Ruffini e Rosso tornano in primo piano. Entrambi, infatti, convergono sul “deludente approccio italiano” in merito a fusioni e aggregazioni, dovuto in gran parte alla dimensione troppo familiare del business. “Non vedo di veri progetti di aggregazione, tranne quello di Rosso” conclude Ruffini rivelando di aver tentato in passato di costruire alleanze in Italia, ma, ogni volta, di avere trovato le porte chiuse. (mv)

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