Guardare su cosa investono i grandi gruppi della moda è un modo per capire in che modo intendono districarsi nella congiuntura affatto semplice di mercato. Le cronache ci raccontano le ultime iniziative di Hermès Italia, Chanel e gruppo Zegna.
Cominciamo da Hermès Italia
Su cosa investono i grandi gruppi? Cominciamo da Hermès Italia. A margine della presentazione del restauro di quattro affreschi di Palazzo Venezia a Roma, la CEO della divisione (che ha responsabilità anche sulla Grecia) Francesca di Carrobio ha spiegato che l’intenzione è sviluppare il mercato italiano, a partire dalla riapertura della boutique di Napoli. “L’Italia per noi è molto importante, dato che Hermès è presente già dagli anni ‘60 – sono le sue parole a MFF –. Nel tempo la maison ha investito e aperto i suoi negozi. L’Italia è un Paese di sviluppo, dove stiamo investendo e continueremo a investire. È un mercato che sta andando bene e nel quale crediamo enormemente”.
Il management di Chanel
Chanel ha investito, invece, nel management affidando la guida della Sostenibilità a Sophie Brocart. La dirigente è l’artefice del rilancio del brand Patou, di cui è CEO dal 2018, e rappresenta per questo uno “scippo” a LVMH, la conglomerata della famiglia Arnault per la quale lavora dal 1995. Non è ancora noto quando Brocart prenderà servizio in Chanel.
Intanto Zegna
Intanto la famiglia Zegna ha operato un buyback di oltre 900.000 azioni del gruppo omonimo (che valgono una quota dello 0,4% del titolo) e ha annunciato di volerne comprare ulteriori 2 milioni nelle prossime settimane per un complessivo 1,2%. “La nostra famiglia crede fermamente che l’acquisto di azioni del gruppo Ermenegildo Zegna – è il commento di Gildo Zegna –rappresenti un’ottima opportunità di investimento”. La famiglia opera il buyback attraverso la società Monterubello, la cassaforte cui già fa capo il 60% del gruppo Zegna.
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