Gucci, Valentino e Prada trionfano ai Fashion Awards 2018, organizzati dal British Fashion Council in collaborazione con Swarovski. Un riconoscimento importante alla capacità stilistica e innovativa della moda italiana che, nel 2018, non è stato un caso isolato. Soprattutto se si considera che la maggior dei premi conferiti a brand, aziende e stilisti e manager italiani arrivano dall’estero. Gli italiani, dunque, oltre a continuare “a farlo meglio”, sono profeti nel mondo (spesso più che in patria).
Torniamo a Londra.
Durante la cerimonia che si è svolta alla Royal Albert Hall di Londra, Gucci è stato premiato come brand dell’anno, Pierpaolo Piccoli di Valentino è il designer dell’anno, Marco Bizzarri di Gucci è il business leader del 2018 mentre l’outstanding achievement è andato Miuccia Prada. Passiamo agli altri premi del 2018.
A novembre Italian Artisan è stata premiata dalla UE come la miglior startup fashion d’Europa.
A ottobre Antonio De Matteis, ceo di Kiton, ha ricevuto a Washington il premio NIAF, come ambasciatore del made in Italy.
A giugno Kering ha premiato la sartoria sociale italiana Colori Vivi di Barbara Spezzini con l’Awards for Social Entrepreneurs, mentre Donatella Versace ha ricevuto a New York il Best International Designer Award dal CFDA.
A maggio, ancora un premio per Gucci, vincitore a Londra del Department Store Awards di Intercontinental Group of Department Stores (IGDS).
A marzo, a Lugano, Marco Palmieri di Piquadro, Adriano Aere di Imperial e Giuseppe Miroglio sono stati premiati come Leaders of Fashion Innovation dalla Netcomm Suisse Association.
A febbraio lo stilista Valentino Garavani, fondatore dell’omonima maison del lusso, è stato insignito del premio Man of Fashion and Peace, patrocinato dal Parlamento Europeo per il peace dress realizzato nel 1991 durante la guerra del Golfo. L’abito riporta la scritta pace in 14 lingue differenti. (mv)
Italians do it better. Gucci e Valentino, Piccioli, Palmieri e tanti altri: un anno di premi esteri per la moda italiana
