Kering rimane in terreno negativo nel terzo trimestre, ma va (comunque) oltre le aspettative. E conferma la ripresa del lusso nel periodo estivo dopo i dati positivi di LVMH e Hermès. USA, Cina e online fanno da traino. Bottega Veneta vola. Gucci, invece, “ha, forse, sofferto più di altri per la mancanza di flussi turistici“, ha detto il CFO Jean-Marc Duplaix.
Oltre le aspettative
I ricavi consolidati di Kering nel terzo trimestre 2020 sono stati di 3,72 miliardi di euro, in calo del 4,3%a cambi correnti e dell’1,2% a cambi comparabili. Percentuali migliori rispetto alle previsioni degli analisti citati da Reuters che oscillavano tra il -8 e il -13%. Ma, anche, rispetto al trimestre precedente, chiuso con un pesante -44%. Le vendite online sono cresciute del 102%. Nei nove mesi, il fatturato di Kering è stato di 9,096 miliardi di euro, in discesa del 20,6%.
Bottega Veneta vola
Gucci registra una diminuzione del 12,1% a cambi correnti e dell’8,9% a cambi costanti. Yves Saint Laurent piazza, rispettivamente, il +0,8% e +3,9%. Bottega Veneta vola: +17% a cambi correnti,+20,7% a cambi costanti. L’insieme “Altri marchi”realizza +9,3% e +11,7%. “Alexander McQueene Balenciaga– spiega Kering in una nota – hanno registrato una crescita a due cifre sia nei canali al dettaglio che all’ingrosso”.
Pinault: “Un sostanziale recupero”
“In un ambiente difficile – dice il CEO François-Henri Pinault (a destra nella foto Shutterstock), Kering ha ottenuto un sostanziale recupero dei ricavi nel terzo trimestre”. Il numero uno di Kering sottolinea la crescita dell’e-commerce e la solidità della situazione finanziaria. E sostiene che il gruppo è “ben preparato e fiducioso nella capacità di fornire buone prestazioni nel tempo”. (mv)
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