Kering, la rivoluzione continua. Il marchio Alexander McQueen e la direttrice creativa Sarah Burton (a sinistra nella foto Shutterstock) si separano dopo 20 anni di collaborazione. Kering rivelerà una “nuova organizzazione creativa” a tempo debito. Questa mossa è l’ultimo atto di un company shake up iniziato con Gucci e che ha poi coinvolto tutto il gigante francese del lusso. Obiettivo: il rimodellamento generale del management al fine di ridare slancio al business della moda. In attesa dell’imminente debutto in passerella a Milano del nuovo direttore creativo di Gucci, Sabato De Sarno.
Sarah Burton lascia McQueen
Kering non rivela i dati di bilancio di Alexander McQueen. Ma è probabile che il marchio londinese abbia registrato risultati inferiori alle attese. Il brand, controllato al 100% da Kering, ha anche un nuovo CEO, Gianfilippo Testa, chiamato a correggere la traiettoria del brand in tempi brevi. WWD scrive che Grace Wales Bonner potrebbe essere una potenziale candidata a sostituire Burton.
Tanti pesci da friggere
La ricerca di una “nuova organizzazione creativa” per McQueen allunga l’elenco delle urgenze da risolvere per Kering. Prima fra tutte: trovare il sostituto di Marco Bizzarri, ex CEO di Gucci. Poi: rilanciare la griffe. Stesso discorso per Balenciaga, che si lecca ancora le ferite per la controversa campagna pubblicitaria dello scorso anno. “È singolare che Kering apra un altro fronte con il cambio del direttore creativo di Alexander McQueen. Questo non fa che aumentare i pesci da friggere, che erano già molto abbondanti”, dichiara Luca Solca di Bernstein. Solca sottolinea come la partenza della Burton confermi l’accelerazione che stanno avendo i cambiamenti nella moda e nel lusso. “La vita dei direttori creativi è sempre più breve, mentre aumenta la competizione per la rilevanza e la novità”, conclude l’analista.
La rivoluzione continua
A metà luglio Kering, oltre a comunicare l’addio di Bizzarri (dal 23 settembre), aveva promosso al ruolo di deputy CEO del gruppo Francesca Bellettini (CEO di Saint Laurent) e il CFO Jean-Marc Duplaix. “Stiamo costruendo un’organizzazione più solida per cogliere appieno la crescita del mercato globale del lusso” aveva detto il numero uno di Kering, François-Henri Pinault. Il lavoro, evidentemente, non è ancora terminato. (mv)
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