Kering: la trimestrale è da incubo, ma Gucci dà segni di vita

Kering: nightmarish quarterly, but Gucci shows signs of life

La trimestrale di Kering è da incubo. Ma, finalmente, ai piani alti del gruppo è possibile riporre fiducia in Gucci, che punta sulla pelletteria per il rilancio. Intanto serve una politica di lacrime e sangue: licenziamenti, chiusure di negozi e rinegoziazioni di contratti sono le strategie di Kering per proteggere la marginalità. Il gruppo ha lanciato un profit warning dichiarando di aspettarsi un reddito operativo di circa 2,5 miliardi di euro alla fine del 2024, quasi la metà di quello del 2023.

Gucci: male oggi, magari meglio domani

Gucci rimane il grande malato del gruppo. Nel terzo trimestre i suoi ricavi sono stati di 1,6 miliardi di euro (-26% a cambi attuali e -25% su base comparabile). Un risultato peggiore di quello atteso dagli analisti (-21%). Nonostante tutto, Kering ha fiducia nel marchio. “La nuova offerta di borse sta riscuotendo molto successo tra i nostri clienti in termini di design e funzionalità – ha affermato a BoF il CFO di Kering, Armelle Poulou, confermando le buone sensazioni anticipate da Mytheresa –. Anche la percezione della qualità è cresciuta. Le collezioni di Sabato de Sarno sono molto ben accolte dalla nostra base di clienti esistente”. I prodotti di De Sarno hanno rappresentato il 35% dei ricavi di Gucci nel terzo trimestre, in aumento rispetto al 25% dei tre mesi precedenti. Il gruppo ha assicurato che entro fine anno tutti i prodotti Gucci saranno quelli disegnati dal direttore creativo. “La sfida è continuare a intensificare il reclutamento di nuovi clienti e questo è legato anche al contesto economico e al calo del traffico nei negozi” ha aggiunto Poulou.

 

 

La trimestrale è da incubo

Nel terzo trimestre 2024, i ricavi di Kering sono stati di 3,8 miliardi di euro, -15% a cambi attuali e -16% su base comparabile. Detto di Gucci, le entrate di Yves Saint Laurent sono state di 670 milioni di euro (-13% a cambi attuali e -12% su base comparabile). Quelle di Bottega Veneta 397 milioni (+4% e +5%) grazie “all’eccezionale successo della pelletteria” sottolinea il gruppo nella nota. I ricavi delle “altre maison” (686 milioni) sono scesi del 15% e del 14% su base comparabile. Kering precisa come “le linee di pelletteria di Balenciaga hanno registrato ottime performance”. Nei primi nove mesi dell’anno, Kering ha generato ricavi per 12,8 miliardi di euro, con un calo del 12%. I risultati dichiarati sono peggiori delle più brutte stime degli analisti. Secondo una stima unanime contenuta in una nota di Barclays citata da Reuters, gli analisti si aspettavano un calo dell’11%.

E ora, i tagli

WWD scrive che Kering si prepara a contrastare il dimezzamento dell’utile operativo annunciato con una cura drastica. Che comprende: licenziamenti, chiusure di negozi (in Cina) e rinegoziazioni di contratti. A tal proposito ha concluso Poulou: “Abbiamo aumentato l’efficienza e la produttività nel commercio al dettaglio con alcune riduzioni del personale, soprattutto da Gucci”. (mv)

Foto da gucci.com

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