Un 2020 nero. Ma, vista la pandemia, non poteva essere altrimenti. I ricavi totali di Kering nell’anno sono pari a 12,68 miliardi di euro. Vale a dire il -17,6% a cambi attuali e -16,5% su base comparabile. Il gruppo sottolinea come le vendite digitali siano cresciute del 67,5%: oggi rappresentano il 13% delle vendite totali del retail. Ciononostante, l’utile netto è sceso del 6,9% a 2,15 miliardi di euro. In un contesto tanto complesso, che mina le attività dei principali brand, spicca la performance di Bottega Veneta.
2020 nero
A livello di griffe, dicevamo, Gucci registra un fatturato di 7,4 miliardi di euro (-21,5% su base comparabile). Nel quarto trimestre, i ricavi sono diminuiti del 10,3%: gli analisti citati da Reuters si aspettavano un -4%. Le entrate annuali di Yves Saint Laurent ammontano a 1,7 miliardi (-13,8%), ma con un quarto trimestre a +0,5%. Bottega Veneta chiude invece il bilancio con vendite per 1,2 miliardi: cioè in crescita del 4,8% e con un quarto trimestre a +15,7%. Riguardo agli altri marchi, Kering sottolinea “la crescita a doppia cifra nella divisione Couture & Leather Goods”. Al contempo “Balenciaga e Alexander McQueen hanno realizzato performance molto soddisfacenti, registrando una crescita dei ricavi anno su anno”.
Il commento
Visti i risultati, “Kering rimane fiduciosa nel suo potenziale di crescita a medio e lungo termine”. Il Gruppo afferma con una nota che “la crisi” scatenata dal Coronavirus “non ha messo in discussione i driver di crescita strutturale del mercato mondiale del lusso”. (mv)
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