Alle porte dell’ultimo trimestre del 2020, è corsa alla Cina. La Repubblica Popolare è l’unico Paese a presentare una dinamica positiva dei consumi. I brand che erano meglio posizionati, hanno raccolto i risultati. Ma ora devono fronteggiare l’arrivo dei competitor. Lusso o non lusso, nel pieno della pandemia tutti mettono Pechino nel mirino. Tutti vogliono conquistare la Cina per salvare il 2020 e per avere uno slancio nel futuro.
Corsa alla Cina
Kiton è uno di quei brand che fanno cassa in Cina. “Da quando c’è stata la riapertura, siamo ad una crescita del 50% delle vendite” ha spiegato il CEO, Antonio De Matteis, a MF Fashion. La stessa testata riporta dell’investimento del calzaturiere René Caovilla che, a dispetto della crisi del retail fisico, ha aperto il suo primo negozio monomarca a Pechino. Lo ha fatto dopo essere cresciuto online, in particolare su Tmall e sul proprio e-commerce (ora è disponibile in lingua cinese). Strategia omnichannel con obiettivo Cina anche per un altro produttore di scarpe di lusso, il romagnolo Baldinini. “Il digitale farà l’assist alle aperture di monomarca in Cina e Far East” spiega l’AD Christian Prazzoli a Il Sole 24 Ore.
Target Cina
Di target Cina parlano anche i grandi marchi italiani. “Abbiamo cominciato a vedere una risalita delle vendite già nelle settimane successive al lockdown – afferma a Il Sole 24 Ore Alberto Camerlengo, CEO di Furla –. Ora abbiamo già superato i livelli 2019, con un incremento del margine lordo. Ciò vuol dire che la clientela affezionata è tornata ad acquistare i nostri prodotti appena ne ha avuto la possibilità”. Un altro esempio è Prada. Il patron Bertelli ha detto di aver già superato i livelli di vendita del 2019. Le iniziative per spingere ancora sull’acceleratore non mancano. Ad esempio? Proiettare la presentazione della collezione Primavera -Estate 2021, la prima dell’era Prada-Simons, in diverse sale a Rong Zhai, il centro sociale e culturale di Prada situato nel cuore di Shanghai. I testimonial del brand hanno fatto rimbalzare la notizia sui social: l’hashtag #pradass21 su Weibo ha raggiunto oltre 170 milioni di visualizzazioni in un giorno. Anche la sessione di domande e risposte in live streaming del marchio ha attirato milioni di netizen cinesi. (mv)
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