La Cina spinge i ricavi di Moncler, mentre Stone Island (acquisito a dicembre 2020) inizia a marciare. “I risultati dei primi 9 mesi 2021 del gruppo si sono rivelati superiori alle nostre stesse attese” dice Remo Ruffini, CEO del Gruppo. A livello trimestrale, i ricavi sono stati di 555,5 milioni di euro rispetto ai 538 milioni previsti dagli analisti. La crescita è molto significativa: +55% sul 2020 e +33% sul 2019.
Stone Island corre
Per Stone Island le previsioni di fatturato si fermavano a 92 milioni di euro. Invece ne ha realizzati 100 nel trimestre giugno-settembre 2021. “Le vendite retail di Stone Island stanno crescendo a livello organico e anche ottobre è iniziato bene” dice Luciano Santel, Chief Corporate & Supply Officer di Moncler, precisando che questo canale commerciale vale il 20% del totale, quota destinata a una crescita significativa. Per il brand sono in programma nuove aperture (“In location scelte in modo molto selettivo”) e investimenti che, come riporta il portale Borsa Italiana, “saliranno man mano che crescerà il fatturato”.
La Cina è una locomotiva
Nel trimestre i ricavi del marchio Moncler sono aumentati del 27% sul 2020, arrivando a 455,3 milioni di euro (la stima degli analisti era di 446), e del 10% sul terzo trimestre 2019. Le vendite in Asia sono aumentate del 46% nei primi 9 mesi 2021 grazie alla locomotiva cinese. Infatti, nel trimestre, il giro d’affari a Pechino è praticamente raddoppiato. Un trend che risulta confermato dai risultati delle prime due settimane di ottobre. Il che lascia supporre che il quarto trimestre e il bilancio dell’intera annata, sia per il brand Moncler che per il suo gruppo, sarà piuttosto positivo.
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