La crisi di Lanvin: vendite a picco, Tribunale allertato e da gennaio stipendi in forse

I revisori dei conti avrebbero comunicato una sorta di stato d’allerta al Tribunale di Commercio di Parigi. Già, perché i conti di Lanvin, storica griffe francese del lusso, starebbero precipitando insieme a vendite che non intendono risalire la china. Lo scrive Le Figaro, secondo il quale dopo un bilancio 2016 chiuso con un crollo del 23%, quello del 2017 potrebbe andare ancora peggio, precipitando a -30%. La crisi è in stato avanzatissimo secondo il quotidiano francese: malgrado entro la fine dell’anno potrebbe arrivare una ricapitalizzazione promessa per settembre (ma ancora non verificata), da gennaio 2018 il pagamento degli stipendi ai dipendenti potrebbe non essere più garantito. Alla base del tracollo di Lanvin ci starebbe, scrive Le Figaro, il trauma mai superato dell’addio di Alber Elbaz, mentre la strategia di licenze perseguita dal successore Olivier Lapidus ha in poco tempo svalutato il brand e allontanato la clientela.

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