Performance stellare per Versace. Nel primo semestre (aprile-settembre) dell’anno fiscale 2021-2022, le sue vendite sono cresciute di oltre l’80%, passando da 288 a 522 milioni di dollari. Un boom che permette a Capri Holdings, che possiede la griffe italiana, di prevedere che il marchio superi la fatidica soglia del miliardo di dollari entro la fine dell’esercizio annuale. Ma non è solo Versace a far brillare gli occhi del gruppo USA. Anche gli altri due brand che controlla (Michael Kors e Jimmy Choo) nel secondo trimestre dell’anno fiscale 2021-2022 hanno messo in mostra risultati molto significativi.
L’ottimismo di Capri
Capri Holdings rivede al rialzo tutte le stime di bilancio. Il suo ottimismo nasce da alcuni riscontri concreti. Per esempio, la maggiore domanda di beni di lusso come conseguenza dell’allentamento delle restrizioni imposte dalla pandemia. Ma, anche, l’incremento delle vendite a prezzo pieno a fronte di scontrini più alti. Fattore, quest’ultimo, che riguarda, in particolare, Michael Kors e Jimmy Choo e tende a “compensare l’inflazione insieme all’aumento dei costi delle materie prime e dei trasporti”.
Performance stellare per Versace
Nel periodo 25 giugno – 25 settembre 2021, Capri Holdings ha incassato 1,3 miliardi di dollari: +17% a cambi correnti e +15% cambi costanti. Un incremento superiore alle attese. L’utile netto è stato di 200 milioni di dollari contro ai 122 milioni dell’anno precedente (+64%). Il decollo semestrale di Versace è ribadito dall’andamento del trimestre, con entrare pari a 282 milioni, il 45% in più rispetto all’anno precedente. I ricavi di Jimmy Choo sono stati di 137 milioni di dollari (+12% sul 2020) e quelli di Michael Kors sono cresciuti dell’11% (881 milioni). Per la fine dell’anno fiscale Capri Holdings prevede di arrivare a fatturare 5,4 miliardi di dollari di cui 3,765 dal marchio Michael Kors, 1,06 da Versace e 575 milioni da Jimmy Choo. (mv)
Immagine tratta da versace.com
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