Per la prima volta nei 140 anni di storia di Bulgari, il brand dell’alta gioielleria si dota di una direttrice creativa per gli accessori. Mary Katrantzou (in foto dai social), designer di origini greche, seguirà la pelletteria, incluse borse e pochette di alta gioielleria, a riprova dell’interesse del marchio romano che punta a penetrare nuove fette di mercato. I prodotti di Katrantzou saranno disponibili a partire da agosto 2024, ma il suo arrivo apre a più scenari: riuscirà Bulgari a stabilizzarsi laddove ha sempre vacillato?
La prima volta nella storia di Bulgari
“L’arrivo di Mary ci rende molto orgogliosi. Mary condivide con Bulgari non solo le origini greche, ma soprattutto la ricerca dell’eccellenza nella scelta dei materiali e nel modo in cui vengono trasformati – è il messaggio affidato a una nota stampa da Jean-Christophe Babin, CEO del brand di proprietà di LVMH –. Condivide la nostra enfasi particolare sull’artigianalità, oltre all’amore appassionato per i colori”. Katrantzou quindi porterà da Bulgari un nuovo modo di creare, partendo dalla ricerca d’archivio. Non è la prima volta che la designer collabora con il marchio fondato a Roma nel 1884 dall’argentiere greco Sotirio Bulgari. Nel 2019 infatti la maison prestò alla designer i gioielli per una sfilata nel Tempio di Poseidone ad Atene. Mentre nel 2021 collaborò direttamente con Bulgari, creando una capsule collection di borse e minaudière in pelle decorate da gioielli ispirati al motivo Serpenti.
Cosa c’è da aspettarsi?
“Il ricco patrimonio culturale e le doppie radici greco-romane di Bulgari hanno giocato un ruolo fondamentale nella mia formazione di designer”, ha spiegato Katrantzou, che si laureata negli anni ’90 alla Central Saint Martins, specializzandosi nella stampa digitale. La condivisione dello stesso patrimonio culturale del fondatore sarà proprio il punto dal quale bisognerà partire. Gli accessori e la pelletteria non sono connaturati alla storia di Bulgari ed è stato questo il vero tallone d’Achille dei progetti di crescita degli ultimi anni. Inoltre, quella di Katrantzou è una posizione creata ad hoc, segno che la maison sta provando ad avvicinarsi agli accessori con un approccio strutturale. Bisognerà comunque assimilare i codici, ma c’è il rischio di cadere nella trappola degli archivi. Il decollo della nuova linea di accessori dipenderà, a tutti gli effetti, da quanto la designer riuscirà a contaminare Bulgari. La sua esperienza londinese e i suoi lavori “iperrealistici” serviranno a dare nuova linfa al marchio. (dc)
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