Pelletteria stabile da Richemont, colosso elvetico (che nel settore moda controlla brand come Alfred Dunhill, Azzedine Alaïa, Chloé, Lancel, Montblanc, Peter Millar oltre al laboratorio pellettiero milanese Serapian) ha chiuso l’esercizio al 31 marzo con un utile netto di 1,22 miliardi di euro (+1%), inferiore alle attese che si erano spinte a 1,7 miliardi. Il fatturato è stato di 10,98 miliardi (+3%) di cui 780 milioni di euro arrivano dai prodotti di pelletteria, in linea col 2017 quando il fatturato è stato di 779 milioni di euro. Complessivamente il gruppo svizzero ha annunciato un utile operativo di 1,84 miliardi di euro (+5%), anche in questo caso al di sotto delle attese degli analisti che avevano previsto 2 miliardi. A trainare i ricavi, la gioielleria e l’area dell’Asia-Pacifico, dove le vendite hanno registrato un incremento del 12%. (mv)
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