Sinergia sì, acquisizione no: la capsule collection griffata Louis Vuitton e Supreme è una collaborazione, non la premessa a un’operazione finanziaria di più ampia portata. O, almeno, adesso così si dice. In settimana è circolato il rumor che il gruppo del lusso LVMH avesse definito l’acquisizione del brand cult statunitense per una cifra vicina ai 500 milioni di dollari (circa 470 milioni di euro). Gli indizi che corroborerebbero la notizia sono l’interesse della holding del lusso per le operazioni di merger & acquisitions e la collezione a 4 mani presentata alla Fashion Week Uomo di Parigi dello scorso gennaio. Fonti vicine a Louis Vuitton e Supreme, citate da Business of Fashion, negano però la circostanza: non c’è nessuna acquisizione in corso. Questo non vuol dire che non ci possa essere in futuro: Kim Hastreiter, cofondatrice della rivista Paper Magazine e amica di James Jebbia (il padre di Supreme) su Instagram commenta: “Le voci girano, ma forse non sono (ancora) vere”. (rp)
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