Sotto il microscopio c’è il lusso. A mettercelo, sono due società di analisi finanziaria: Goldman Sachs e Morgan Stanley. Convergenti le loro conclusioni. Causa Covid, il secondo semestre 2020 sarà all’insegna di un generalizzato buio pesto. Ma, anche, della possibilità di vedere luci più o meno brillanti accese in Cina e online. Il che, a ben vedere, è la definitiva conferma di un trend che, a più riprese, le stesse griffe stanno esplicitando commentando i loro bilanci.
Dal buio pesto alle luci in Cina e online (versione Goldman Sachs)
Il periodo aprile-giugno è stato il peggiore per il settore lusso. Vendite online e nel mercato cinese sono fondamentali per alleviare le perdite e ripartire in fretta. Lo dice Goldman Sachs. Lo confermano i conti di alcuni player del lusso. Per esempio: Richemont, Burberry, Cucinelli. Ma anche i commenti di brand come Prada, Bally e Tod’s. Goldman Sachs spiega che nel secondo trimestre 2020, il calo delle vendite farà toccare il fondo ai bilanci. Ma c’è un “però”. La dimensione di questo calo, infatti, dipende dalla forza che ogni singolo marchio possiede online e in relazione alla penetrazione sul mercato cinese. L’analista, così, prevede un calo medio delle vendite di lusso pari al 46% nel secondo trimestre. E una riduzione del margine del 62%.
L’àncora di salvezza
“Il contesto di vendita materialmente peggiore nel secondo trimestre renderà più difficile per le aziende proteggersi dall’impatto negativo sul margine operativo”. Goldman Sachs sottolinea che, a fronte dello scenario attuale, l’àncora di salvezza è rappresentata dalle vendite digitali e dai consumi cinesi. “Ci aspettiamo che i marchi con i principali database CRM abbinati alle capacità di vendita online siano meglio posizionati per sovraperformare nello scenario attuale”. Per esempio: “Louis Vuitton e Gucci” dicono gli analisti di Goldman Sachs.
Dal buio pesto alle luci in Cina e online (versione Morgan Stanley)
I risultati del secondo trimestre saranno probabilmente i “peggiori mai registrati“. Ma sono candidati a essere migliori delle aspettative, spiegano gli analisti di Morgan Stanley in una nota. “La guidance della prospettiva futura sarà più importante dei numeri. La domanda di lusso in Cina si è fortemente ripresa negli ultimi due mesi. I marchi più affermati hanno visto aumentare le vendite del 40-90% all’inizio di giugno”. Per esempio: Louis Vuitton, Gucci, Cartier, Chanel, Dior. (mv)
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