Primo: valutate in maniera critica il valore del vostro marchio. Secondo: tramutate la storia del brand in una storia avvincente. Terzo: migliorate l’esperienza della clientela, sia digitale che fisica. Una dopo l’altra, sono queste le strategie essenziali che le griffe del lusso dovranno affrontare nel 2021. Lo dice Daniel Langer, CEO di Équité, società di consulenza per il luxury, e professore di Luxury Strategy alla Pepperdine University di Malibù, in California. Strategie finalizzate, soprattutto, a un obiettivo: agganciare i consumatori della Generazione Z.
Agganciare la Generazione Z
Oggi, in Cina, la Generazione Z genera dal 12 al 15% degli acquisti di lusso. Entro il 2030 rappresenterà la maggior parte degli acquisti di lusso in tutto il mondo. “La Generazione Z approccia i marchi del lusso in modo molto diverso rispetto alle precedenti. Si aspetta che i brand siano autentici. Per esempio, che abbiano una proposta e una posizione politica” scrive Langer su Jing Daily. “Inoltre, questi giovanissimi influenzano le generazioni più anziane, inclusi i Millennials. Se un marchio non è rilevante per la Generazione Z oggi, è improbabile che lo diventi in futuro” afferma Langer.
Le strategie sono 3
Cosa dovrebbe fare, quindi, un marchio di lusso nel 2021? “La prima mossa dovrebbe essere una verifica critica della propria brand equity” osserva l’analista. Poi: “Se pensi che la tua storia sia eccellente, prova a raccontarla in meno di 5 secondi (la capacità di attenzione di un Gen Z è di 6 secondi…, ndr). La seconda strategia fondamentale è tradurre questa storia in un’esperienza avvincente”. Un’esperienza (punto terzo) connessa H24, visto che è online che si innesca oltre il 95% delle decisioni di acquisto. Ma, anche, un’esperienza che deve proseguire in boutique dove, però, la griffe deve far trovare ai clienti un personale di vendita particolarmente formato, soprattutto sul prodotto. Cosa che, oggi, secondo Langer non è così diffusa, al punto da rappresentare una evidente criticità. (mv)
Leggi anche: