Cresce Gucci, arranca Prada, impenna Hermès, in una graduatoria dove l’Italia è rappresentata poco e i titoli della tecnologia la fanno da padroni. È il verdetto della classifica Best Global Brands di Interbrand, rating dell’influenza del posizionamento di un brand sulle attività di un’azienda, dalla sua capacità di attrarre i migliori talenti a quella di soddisfare le aspettative dei clienti fino alla crescita. Dominano la graduatoria dei 100 migliori marchi del 2016 Apple e Google, seguiti al vertice da Coca Cola e Microsoft. La prima griffe dell’industria del lusso è Louis Vuitton (19esimo posto), mentre la connazionale Hermès (34esima) segna la crescita del 17%. Spicca al 53esimo posto Gucci, dove l’iniezione di creatività portata da Alessandro Michele ha generato la progressione del 6% sull’anno precedente. Gli autori della ricerca sottolineano la primazia della griffe del gruppo Kering, il cui valore è passato dai 4,7 miliardi di dollari del 2004 ai 9,3 di oggi, sullo scenario italiano. La seconda eccellenza italiana, Prada, porta invece nella classifica Interbrand le difficoltà che l’attanagliano sul mercato: il valore del titolo perde il 12%, franando all’81esimo posto della graduatoria. A proposito di italiani, grazie a Maria Grazia Chiuri, Dior si impone all’89esimo posto, new entry del 2016. (rp)
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