La base operativa (digitale, ovviamente) è WeChat, servizio di messaggistica particolarmente diffuso in Cina. Lo strumento è una app, si chiama Dou Baobao, che permette di accedere a una delle ultime mode che coinvolgono il lusso e la pelletteria. Domanda: non hai abbastanza soldi per comprare una Gucci bag? Risposta: noleggiala. Semplicissimo. Anche a Pechino, infatti, è arrivato il primo servizio di luxury sharing che permette, partendo da un minimo di 99 yuan (12,80 euro) al giorno di sfoggiare modelli Louis Vuitton, Chanel, Dior, Hermès, etc. Per accedere al servizio di bag sharing occorre lasciare una cauzione che, nel caso dei modelli più esclusivi, sfiora i 2.500 euro. Gli sviluppatori della app garantiscono l’originalità delle borse, mentre il National Information Center calcola che in Cina la sharing economy, nella sua totalità (dalle biciclette alle auto, dalle case alle borse) crescerà del 40% all’anno nei prossimi 5 anni, arrivando a valere oltre il 10% del PIL nazionale entro il 2020.
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