LVMH, Belloni va in pensione e rimane solo presidente per l’Italia

LVMH, Belloni va in pensione e rimane solo presidente per l’Italia

Prosegue il ricambio generazionale dei dirigenti di LVMH. Dopo 23 anni Toni Belloni va in pensione, per così dire. In accordo con Bernard Arnault, il super manager lascia gli incarichi di direttore generale e presidente del comitato esecutivo del gruppo. Così come esce anche dal board della società dopo l’assemblea generale in programma il prossimo 18 aprile. L’addio, però, non è completo. Belloni manterrà delle responsabilità, sarà incaricato di alcune missioni strategiche e sarà nominato presidente di LVMH Italia.

Belloni va in pensione (o quasi)

“L’idea non è affatto quella di smettere di lavorare. Ma oggi volevo avere più tempo per gli altri, e soprattutto per la mia famiglia”, ha detto Belloni (in foto), 69 anni, a WWD. Il super manager lascia il posto a Stéphane Bianchi, che è entrato nel gruppo LVMH nel 2018, e ha avuto una carriera rapida e brillante. Questa sostituzione arriva due mesi dopo quella che ha visto Michael Burke prendere il posto di Sidney Toledano alla guida di LVMH Fashion Group.

 

 

Arnault, invece, non molla

Chi non ha mostrato l’intenzione di ritirarsi è proprio Bernard Arnault. Nel 2022, gli azionisti di LVMH hanno votato a favore di una clausola che estende da 75 a 80 anni il limite di età per ricoprire la carica di CEO. Arnault, che ha compiuto 75 anni questo mese, sta preparando la successione. Ha rafforzato il controllo della famiglia sulla leadership del gruppo e ha trasferito alcuni dei suoi dirigenti più anziani a ruoli di consulenza. E alla prossima assemblea di LVMH proporrà l’entrata nel board del gruppo dei figli Alexandre e Frédéric. I due andranno ad affiancare i fratelli Antoine e Delphine, mentre manca ancora qualche anno per l’ingresso di Jean, il più piccolo della famiglia. (mv)

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