Il gruppo francese Lvmh ha chiuso il 2014 con un fatturato di 30,6 miliardi di euro (+6% sul 2013) e un utile netto di 5,65 miliardi di euro in crescita del 64% grazie alla plusvalenza realizzata con la cessione della quota in Hermes. L’utile operativo del 2014, tuttavia, è sceso del 5% a 5.715 miliardi a causa delle vendite più basse nei settori dei gioielli, dei vini e dei liquori e un generale calo delle vendite sul mercato cinese: si tratta della prima volta che l’utile operativo cala dal 2009. Il settore moda e pelletteria, la principale divisione, ha registrato un aumento del 10% rispetto all’anno scorso attestandosi a 10,8 miliardi (+3% a livello organico) con l’integrazione di Loro Piana che procede senza difficoltà e che registra “una buona crescita nel dettaglio”. Per Fendi, inoltre, prevale “una performance favorevole”. Per Bernard Arnault, ad del gruppo, il 2014 è stato: “Un buon anno per Lvmh con un record a livello di utile netto e di fatturato nonostante l’instabilità economica e monetaria”. Per quest’anno Lvmh punta a “rafforzare la sua leadership globale nel lusso” con “una gestione rigorosa dei costi, un’organizzazione snella concentrata su un continuo miglioramento, mantenendo la qualità dei nostri prodotti e una forte creatività dei nostri brand”. (mc)
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