L’acquisizione di Tiffany da parte di LVMH non solo potrebbe saltare, ma potrebbe trasformarsi in una delle più grandi controversie legali degli ultimi decenni. Nei mesi scorsi sono già circolati rumors su richieste di rinegoziazione dell’accordo, tutti smentiti dal gigante francese del lusso, per le complicazioni causate dalla pandemia Covid-19. Ora arriva il repentino cambio di rotta. LVMH non ci sta e non sarebbe più intenzionato a chiudere l’accordo. E per tutta risposta Tiffany avrebbe già incaricato i legali per citare in giudizio il gruppo francese.
LVMH non ci sta
Il più grande deal del lusso, un affare da 16,2 miliardi di dollari, è a un passo dall’annullamento. Alle incertezze provocate dal Coronavirus si sono aggiunti altri due elementi. Secondo quanto riporta Business of Fashion, LVMH afferma di aver ricevuto una richiesta dal ministero degli Esteri francese per ritardare l’acquisizione dopo il 6 gennaio 2021. Perché? A causa della minaccia degli Stati Uniti di imporre dazi su alcuni prodotti importati dall’Europa. Inoltre, lo stesso conglomerato francese ha segnalato che anche Tiffany avrebbe chiesto il rinvio del closing al 31 dicembre, e cioè oltre la scadenza del 24 novembre inserita nel termini del contratto di compravendita. Alla luce della situazione, LVMH ha detto di non essere nella posizione per portare avanti l’acquisizione.
La posizione
La richiesta di Tiffany di prorogare la scadenza del closing non collima, però, con la posizione assunta dal gruppo USA. Secondo quanto riporta il Financial Times, il brand sta intraprendendo un’azione legale contro LVMH, reo di aver deliberatamente bloccato le approvazioni delle varie commissioni antitrust per forzare la rinegoziazione del prezzo di acquisizione. I francesi dovrebbero ancora presentare domanda di approvazione normativa in tre aree, inclusa la UE. E, secondo gli statunitensi, avrebbero anche minacciato di abbandonare l’acquisizione se il prezzo d’acquisto non fosse stato ridotto. Tiffany, scrive il media americano che cita fonti anonime, presenterà una causa presso la Corte di Cancelleria del Delaware, cercando di costringere LVMH a chiudere la transazione entro la scadenza del 24 novembre. (mv)
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