LVMH perde il 15% dei ricavi nel primo trimestre 2020 e prevede un secondo trimestre peggiore a causa della pandemia. Il colosso francese, però, segnala come la divisione Fashion & Leather Goods abbia tenuto meglio delle altre: -9% a cambi attuali, -10% a cambi costanti. Il board guidato da Bernard Arnault, tra le azioni attivate, ha proposto la riduzione del 30% del dividendo del 2019. Mentre il CdA, a partire dallo stesso Arnaut, ha deciso di “rinunciare alla remunerazione per i mesi di aprile, maggio e a tutte le remunerazioni variabili del 2020”.
LVMH perde il 15%
Nel primo trimestre 2020, LVMH perde il 15%, incassando 10,6 miliardi di euro. Il risultato è migliore delle stime Bloomberg che prevedevano un calo del 17,8%. “Il Gruppo mantiene una buona resilienza di fronte a questa sfida mondiale – ha dichiarato Bernard Arnault -. Per diverse settimane, i nostri team hanno dimostrato ancora una volta che l’eccellenza, la creatività e la reattività ci consentiranno, non solo di superare questa crisi, ma soprattutto di emergere ancora più forti quando svanirà”.
Fashion & Leather Goods
La divisione Fashion & Leather Goods nel primo trimestre ha generato il 41% del fatturato. E ha resistito meglio delle altre all’emergenza, grazie soprattutto alle vendite online. Il calo organico (privo di effetti valutari e acquisizioni) è stato del 10%, molto meno negativo delle previsioni finanziarie (-15,8%). “Louis Vuitton e Christian Dior, in particolare, hanno continuato a mostrare slancio creativo” si legge nella nota. “Gli altri marchi hanno continuato gli sforzi per rafforzare la loro resilienza. I siti produttivi delle maison del Gruppo si stanno preparando a riaprire con le massime condizioni di sicurezza per i dipendenti a seguito della sospensione dell’attività a metà marzo”. LVMH segnala anche i primi segnali di recupero in Cina, Taiwan e Corea.
Ripresa graduale
Nella nota che accompagna i dati, LVMH afferma di non poter valutare con precisione l’impatto che la pandemia avrà sul business. Però, si augura una ripresa graduale da maggio o giugno “dopo un secondo trimestre, che sarà ancora molto colpito dalla crisi, in particolare in Europa e negli Stati Uniti”. A fronte dell’emergenza, il CdA di Lvmh proporrà all’assemblea generale in programma il 30 giugno una riduzione del 30% del dividendo per gli azionisti (4,80 euro per azione). Arnault e i membri del comitato esecutivo hanno deciso di rinunciare ai loro stipendi di aprile e maggio, oltre al compenso variabile per il 2020. I membri del CdA ridurranno inoltre le loro commissioni di partecipazione del 30% per il 2020. (mv)
Immagini: a sinistra foto Imagoeconomica, a destra Bernard Arnault (Shutterstock)
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