I numeri sono colossali. La crescita simile (ancora una volta) a un fuoco d’artificio. Il gigante francese del lusso LVMH ha comunicato il bilancio 2017: ricavi a quota 42,63 miliardi di euro, pari a un incremento su base annua del 13%; 29% gli utili, che sfondano la soglia dei 5 miliardi di euro (5,13). In linea con la crescita complessiva il trend della divisione che genera la metà del giro d’affari del gruppo, quella specializzata in Fashion & Leathergoods: +13%. LVMH comunica il consolidamento di Christian Dior Couture, l’ottimo andamento di Fendi, Loro Piana, Loewe, Kenzo e Berluti, mentre per Marc Jacobs parla di un “continuo processo di ristrutturazione”. La scommessa, invece, è Céline, dove è appena approdato Hedi Slimane nelle vesti di direttore creativo. Secondo i piani dei francesi, la griffe entro cinque anni dovrebbe superare i 3 miliardi di fatturato, partendo dall’attuale giro d’affari di un miliardo. Sul fronte dei mercati, “la Cina ha mostrato una netta ripresa, mentre negli USA abbiamo ottenuto ottimi risultati”.
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