Ora sono le banche a invocare cambiamenti nella direzione creativa delle griffe. È il caso di HSBC, che vede Dior Donna “sotto pressione” e per questo vorrebbe Jonathan Anderson al posto di Maria Grazia Chiuri.
Rallentare, così
Per gli analisti di HSBC occorrono cambiamenti nella direzione creativa di Dior Donna perché con Chiuri si è arrivati alla crisi dei 7 anni, mentre l’attuale direttore creativo di Loewe potrebbe dare una scossa alla seconda griffe più grande di LVMH. È vero che la stilista romana ha contribuito al boom di Dior, che dal 2018 al 2023 ha quadruplicato il giro d’affari, passando da 2,7 miliardi di euro a oltre 9 miliardi. Ma ora starebbe anche incidendo nel suo rallentamento.
Un po’ fermi (tranne nei prezzi)
La banca finanziaria con sede a Londra sostiene che i disegni di Dior siano diventati “un po’ stantii e ripetitivi”. Mentre i prodotti maschili dello stilista Kim Jones “stanno ancora andando bene”, quelli femminili di Maria Grazia Chiuri sono “sotto maggiore pressione”. Ma c’è anche il fattore pricing. Sempre HSBC afferma che Dior, così come Saint Laurent e Burberry, ha aumentato i prezzi troppo rapidamente negli ultimi anni, allontanando molti consumatori del lusso. Per cui ora la griffe è attesa a nuove collezioni capaci di offrire “una migliore proposta di valore” piuttosto che ad una riduzione del prezzo. Lo riporta WWD.
LVMH? Un po’ meno peggio
Le note su Dior sono presenti all’interno di un report più ampio che HSBC ha dedicato a LVMH. La banca prevede un “leggero miglioramento” dei risultati economici del quarto trimestre del 2024 del gruppo francese rispetto a quelli del terzo trimestre. In particolare, stima un calo delle entrate del 2%, rispetto al -3% del terzo trimestre. Mentre la divisione moda e pelletteria di LVMH subirà una flessione dei ricavi del 4% rispetto al -5% del trimestre precedente. (mv)
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