Soffrono le griffe del lusso, vincono i brand del fast fashion e del mass market. L’ultima edizione del Global 500 di Brand Finance, classifica delle aziende dal maggior valore al mondo, dice che nella moda è tempo di sorpasso delle maison del prodotto a portata di tutti a discapito di quello esclusivo. La performance migliore è quella di Nike, che guadagna 13 punti percentuali e si piazza al 28esimo posto. Rimanendo tra i primi cento della classifica, spiccano il gruppo svedese H&M, che guadagna 11 posizioni e arriva 63esimo, e Zara, il cui valore è cresciuto del 43% in un anno, al 90esimo. E il lusso? Louis Vuitton se la cavicchia, promuovendosi dal 110mo al 101esimo posto, comunque lontanissima dal podio dominato dalla tecnologia (ai primi tre posti Google, Apple e Amazon). Anche Gucci, rivitalizzato dal duo Michele-Bizzarri, riporta un risultato positivo, elevandosi di 42 gradini e assestandosi al 219esimo posto. Male gli altri. Perdono posizioni Hermès (dal 169esimo al 172esimo gradino), Burberry (da 344 a 409), Michael Kors (da 392 a 457) e Prada (scesa dal 446 al 463), pericolosamente vicina all’ultimo posto della graduatoria. La campanella d’allarme suona. (rp)
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