Se le reazioni degli analisti sono benevole nei confronti dell’acquisizione di Spade da parte di Coach (vista come un ponte gettato verso i Millennials), alcuni riflettono l’operazione sui futuri bilanci di Michael Kors (nella foto), principale antagonista della frizzante e colorata pelletteria di Spade: “Quando i giocatori principali da tre passano a due – osserva Adrienne Yih di Wolfe Research – il terzo viene posto in una posizione di svantaggio”. Kors ha effettuato significativi investimenti in Asia, mercato dove Coach intende lanciare Spade. “Difficilmente Kors riuscirà a mitigare l’immagine di una borsa che può essere acquistata nell’off-price, sebbene abbia introdotto nuovi modelli per giustificare il prezzo pieno, ma Coach ha la capacità di elevare la qualità di Spade lasciando inalterati i listini. Spade diverrà un prodotto che vale il prezzo d’acquisto” afferma l’analista con base ad Hong-Kong. Se Kors ha superato le vendita di Coach, al momento (dati Euromonitor) effettua il 46% degli incassi nei department store a fronte del 4% di Coach e la sua sovra-esposizione (816 punti vendita dai 177 del 2011) è evidente anche dall’andamento del titolo, che ha perduto il 24% nel 2017. (pt)
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