Mentre Remo Ruffini progetta il futuro in solitaria di Moncler, il gruppo Kering attende alla finestra. Secondo indiscrezioni raccolte da Il Sole 24 Ore, il colosso francese sarebbe pronto ad acquisire la griffe italiana. Ma al momento non avrebbe avanzato alcuna offerta concreta. E l’ultima riunione del board di Moncler, tenutasi martedì 11 dicembre, sarebbe scivolata via senza discuterne. Concentrandosi esclusivamente sul futuro indipendente del brand. Meglio soli che acquisiti?
Sì o no?
Secondo il quotidiano, Kering non avrebbe nemmeno allertato operatori e consulenti per vagliare la fattibilità dell’operazione. Il tutto, nonostante alcune banche d’affari si starebbero organizzando per affrontarla. E, anche, nonostante qualche contatto tra gli ambasciatori di Pinault e Ruffini ci sia stato. Il portale di informazione di Bloomberg, infatti, sostiene che i dirigenti di Kering avrebbero incontrato i vertici del marchio italiano per discutere “in via preliminare” un possibile accordo.
11 miliardi
Al momento, secondo gli analisti, Kering per acquisire Moncler dovrebbe mettere sul tavolo 11 miliardi di euro. Tuttavia, stando a Il Sole, nei mesi scorsi si sarebbero fatti avanti anche altri importanti esponenti del mondo industriale.
I soldi non sarebbero tutto
Sempre in base alle indiscrezioni de Il Sole, Ruffini (che detiene il 20% di Moncler) – sarebbe disposto a valutare una cessione senza concentrare tutta la sua attenzione sull’offerta economica. In altre parole, per convincerlo al centro della proposta dovrebbe esserci un importante progetto di sviluppo del brand e l’ingresso ai piani alti del CdA dell’acquirente. Nei giorni scorsi Ruffini aveva dichiarato in una nota che “periodicamente intrattiene contatti e interloquisce con investitori e altri operatori del settore”. Tra questi, anche “il gruppo Kering, discutendo di eventuali opportunità strategiche per promuovere ulteriormente lo sviluppo di Moncler”. Ruffini, però, ha sottolineato che “allo stato non vi è alcuna ipotesi concreta allo studio”.
Nell’immagine: a destra Remo Ruffini (Imagoeconomica), a sinistra il CEO di Kering, François-Henri Pinault (Shutterstock)
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