Michael Kors chiude l’anno fiscale in modo (più che) positivo. Il brand statunitense ha archiviato il quarto trimestre con ricavi a 1,18 miliardi di dollari, in aumento del 10,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Dai dati emerge subito che l’acquisizione del marchio di calzature Jimmy Choo non ha appesantito i conti come previsto, anche se (come spiega un’analisi dell’agenzia Reuters) il suo restyling generazionale, per rendere la griffe più appetibile ai Millennials, ancora non dà i risultati sperati e penalizza il valore del titolo a Wall Street (dopo la pubblicazione del bilancio le azioni Michael Kors hanno perso più del 10%). Sull’intero anno fiscale MK cresce del 5% e 4,72 miliardi di dollari, mentre con la griffe calzaturiera ha chiuso a quota 222,6 milioni di dollari, in aumento del 3,6%. “L’ultimo anno fiscale è stato entusiasmante – spiega John D. Idol, ceo di Michael Kors -, poiché abbiamo messo le basi per sostenere la crescita a lungo termine. Abbiamo creato un gruppo globale di lusso con l’acquisizione di Jimmy Choo e completato il primo anno del piano strategico Runway 2020 per il marchio Michael Kors, arrivando ad alcuni importanti risultati in netto anticipo”.
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