La differenza tra Hermès e Gucci? La prima appartiene a un lusso monarchico, la seconda no. Lo spiega Alessandro Michele, direttore creativo del marchio italiano: “In Hermès e in altri marchi senti di arrivare da una grande monarchia: sono sontuosi, perfetti come un palazzo”. Diverse sono le radici dell’alto di gamma nostrano: “Non si sentiva la monarchia nella tradizione italiana – sono le parole di Michele (in foto, d’archivio) a BoF –. La pelletteria era molto pratica, più umana, meno rigida. Gucci ha inventato la borsa Jackie per una donna che probabilmente viaggiava o lavorava. Penso fossero molto dediti all’umanità dei loro clienti”. Nel corso della stessa intervista Michele ha parlato anche di Vault, il nuovo concept store online di Gucci. Ha annunciato che sta lavorando per uno show “a sorpresa“, che dovrebbe svolgersi a breve.
Le iniziative di Gucci
Gucci ha lanciato Vault presentandolo come “una macchina del tempo, un archivio, una biblioteca, un laboratorio e un luogo di incontro”. Michele con BoF lo definisce “un archivio online di cose belle: Gucci compie 100 anni ed è il momento di mostrare a tutti quanto sarebbe bello dare una seconda, una terza vita e altro ancora, alle cose vecchie che sono le più belle”. In Vault ci sono pezzi vintage ricondizionati dagli artigiani di Gucci, alcuni dei quali unici e personalizzati dallo stesso Michele. Non solo, la piattaforma offre pezzi nuovi di stilisti emergenti, oltre ad altre sezioni più culturali.
Gli aneddoti di Michele
A proposito di “lusso monarchico”, Michele racconta quando Karl Lagerfeld l’ha incontrato per la prima volta e gli ha chiesto se fosse il DJ. “Ma penso di essere più simile a uno chef, che remixa il passato e il marchio. Gli ingredienti sono già in tavola – conclude lo stilista -. Farò qualcosa molto velocemente. Stiamo cercando di fare uno spettacolo in otto, dieci giorni. Potrebbe essere un disastro, ma penso che la moda sia fare le cose con lo stomaco. È istinto”. (mv)
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