Moncler nel trimestre fa +118% e ora accelera sulle sneaker

Moncler nel trimestre fa +118% e ora accelera sulle sneaker

Moncler accelera sulle sneaker. “Il brand ha già una sorta di sano business della calzatura sportiva in atto. Ma ora inizieremo il nostro viaggio per cogliere questa opportunità” ha detto l’ex Nike Gino Fisanotti, ora chief brand officer di Moncler, agli analisti. Sneaker che, insieme a Cina e online, rappresentano i driver di crescita del gruppo. Anche escludendo Stone Island, Moncler ha visto i ricavi balzare del 118% su base annua, arrivando a 200 milioni di euro nel trimestre aprile-giugno. Il risultato vale il +5% rispetto allo stesso periodo del 2019. Bene anche Stone Island, alla sua prima uscita pubblica con “importanti crescite nei mercati di riferimento”. Secondo il numero uno del gruppo, Remo Ruffini, siamo davanti a “numeri molto buoni”, superiori alle attese degli analisti.

La congiuntura

“Siamo pronti ad affrontare i prossimi mesi con entusiasmo – dice Ruffini –. Siamo forti della consapevolezza che abbiamo marchi formidabili, progetti chiari e persone di talento per portarli a compimento”. In effetti, il secondo trimestre dell’anno rappresenta storicamente appena un quinto delle vendite complessive annuali a causa della stagionalità del marchio. Giappone ed Europa sono ancora condizionate dalla pandemia, ma nel periodo aprile-giugno Moncler ha fatto meglio del 2019, quando la pandemia non c’era. I ricavi consolidati del gruppo sono arrivati a 256,3 milioni di euro nel trimestre, al di sopra di una previsione media degli analisti di 248 milioni di euro.

Ora accelera sulle sneaker

A livello di semestre, i ricavi del Gruppo (Moncler più Stone Island) sono di 621,8 milioni di euro (+57% a cambi costanti). L’utile netto è stato di 58,7 milioni di euro, rispetto ai 47 milioni di euro attesi dagli analisti citati da Reuters. Nella conference call con gli analisti, Ruffini si è dimostrato molto fiducioso sul prosieguo dell’anno. Tra i motivi di ottimismo c’è l’aumento delle vendite online superiore al 50% nei primi sei mesi dell’anno. Incremento “che può essere mantenuto per tutto l’anno” ha detto il numero uno di Moncler, che punta molto sul mercato cinese (“che cresce quasi a tre cifre”). Poi le sneaker. Non solo per il business ma anche per il “coinvolgimento dei consumatori e dei giovani” e per “sbloccare alcuni mercati critici in tutto il mondo”, conclude Fisanotti. (mv)

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