“Diffondere in Italia e nel mondo il valore culturale e qualitativo del ricamo italiano”. È questa la mission di Assoricamatori, la nuova realtà associativa che si presenta ufficialmente, oggi 15 aprile, in occasione della Giornata Nazionale del Made in Italy. Una data scelta non a caso, ma col preciso intento di “promuovere un settore manifatturiero così ricco di elementi culturali”, come dichiara il presidente Stefano Pucci. “C’è una mancanza di informazione e di conoscenza sul ricamo – aggiunge Filippo Orefice, titolare di Nuova Piegavelox e tra i fondatori di Assoricamatori – . La nostra idea, lanciando l’associazione, è quella di lavorare per valorizzare quello che facciamo per il Made in Italy: il nostro grande valore aggiunto”.
Assoricamatori
Le aziende attualmente associate sono 20 e lavorano su vari materiali, ma principalmente su pelle e tessuto. Tutte hanno sottoscritto il Codice Etico di Assoricamatori, a testimonianza e garanzia di alti standard aziendali richiesti. “Il nostro settore si è evoluto. Prima poteva essere considerato un’attività artigianale, anche da un punto di vista dimensionale. Adesso c’è una maggiore concezione di impresa – spiega Orefice -. Dopo la pandemia c’è stata una bella riorganizzazione, uno sviluppo importante del settore e un cambio di ruolo nella filiera. Rispondiamo alle leggi di mercato. Lavoriamo con i più grandi brand della moda. Abbiamo bisogno di un’associazione che ci dia voce”.
Il rapporto con le griffe
“Lavoriamo con aziende strutturate che fanno parte di grandi gruppi del fashion system. Hanno bisogno di interlocutori al loro livello – racconta Massimo Giglioli, titolare di Giglioli Trapuntificio Ricamificio e neoassociato -: siamo sottoposti a continui controlli e audit. Ci viene chiesta una riorganizzazione strutturale. Siamo all’inizio della catena piramidale che porta alla vendita di un prodotto finito di altissimo valore. Siamo importanti. Ci viene data molta responsabilità e abbiamo bisogno di chi ci dia maggiore visibilità e parli per noi”.
Formazione e futuro
Uno dei principali obiettivi che si pone Assoricamatori guarda al futuro e alla formazione. È già previsto l’avvio di progetti volti a promuovere e sviluppare le professioni del ricamo coinvolgendo le nuove generazioni. “Il nostro è un settore che sta crescendo, si sta innovando e soprattutto offre posti di lavoro. Quindi una parte importante dell’associazione sarà dedicata al rapporto con le scuole – aggiunge Pucci -. Vorremmo che cambiasse la percezione del giovane studente rispetto al lavoro del ricamatore. Una delle missioni dell’associazione è proprio quella di comunicare che oltre al lavoro della lavorazione tradizionale, c’è un’eccellenza tecnologica e un’avanguardia nella ricerca. Abbiamo un know-how inestimabile”. (mvg)
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