Nel 2019 il lusso crescerà, ma a un tasso inferiore di quello del 2018: il settore passa dal +9% dell’anno passato a una proiezione del +6%. Lo prevede la banca internazionale HSBC nel rapporto intitolato “Expecting the Unexpected”. Secondo l’istituto una crescita del 9% non è sostenibile: “Prevediamo una normalizzazione della crescita del settore al 6%, che corrisponde al tasso di crescita medio sostenibile a lungo termine per il settore” riporta l’istituto finanziario. L’accelerazione del 2018 è dovuta soprattutto ai consumatori cinesi. La banca ritiene che sia improbabile che i loro consumi restino così alti: a Pechino ci sarà un rallentamento degli acquisti a causa delle tensioni della guerra commerciale e di altre questioni macroeconomiche. Frenata anche in Europa e Giappone. In uno scenario di generale rallentamento dell’alto di gamma, HSBC spiega che solo i grandi gruppi saranno in grado di affrontare questa nuova fase, LVMH e Kering su tutti. Ma ci sono altri nomi promettenti, come la neo-ribattezzata Capri Holdings e Tapestry, insieme a Hugo Boss, Hermès, Richemont e Moncler. Tra chi risulta destinato a perdere terreno, invece, compaiono Salvatore Ferragamo e Tod’s. Il rapporto HSBC individua alcune tendenze del 2019, come il potenziamento delle giovani generazioni: Millennials e Generazione Z incrementeranno la loro propensione all’acquisto. Ma per intercettare in maniera più efficace i loro desideri i marchi del lusso sono esortati a migliorare i canali di vendita online, dove risultano in ritardo rispetto ai concorrenti. (mv)
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