I due errori di Versace. Li ha individuati il CEO di Capri Holdings, John D. Idol, nel commentare i risultati finanziari deludenti dell’ultimo trimestre del 2024. Versace e Jimmy Choo, i due marchi in vendita, si stanno svalutando e questo potrebbe far ulteriormente temporeggiare i potenziali compratori, mentre il gruppo vorrebbe accelerare il processo.
I due errori di Versace
I ricavi di Versace nel trimestre conclusosi il 28 dicembre 2024 sono scesi del 15% a 193 milioni di dollari. Il marchio ha registrato una perdita operativa di 21 milioni di dollari. Se guardiamo i nove mesi, le entrate del marchio si sono ridotte del 20%. E il margine operativo è negativo (-6,7%). Un andamento non soddisfacente, che sta svalutando il valore del brand nel bel mezzo del processo di vendita. Nella conference call con gli analisti, Idol afferma che il calo di fatturato del brand è imputabile a due errori. L’aver puntato troppo sul trend del lusso tranquillo e l’aver ridotto il numero di prodotti a basso prezzo. “Pur elevando l’assortimento, riteniamo di aver eliminato troppi capi unici di Versace”, ha detto Idol secondo Business Insider. Per lo stesso Idol, anche la riduzione del numero di prodotti entry-level ha contribuito al calo delle vendite. In futuro Versace introdurrà “un’offerta più ampia di prodotti per rivolgersi a una base più ampia di consumatori di lusso” ha spiegato il CEO di Capri Holdings.
Il gruppo
Ma ad avere dei problemi non è solo Versace. I ricavi del terzo trimestre dell’esercizio fiscale di Capri Holdings (ottobre-dicembre 2024) sono scesi dell’11,6%, arrivando a 1,26 miliardi di dollari. Le vendite di Michael Kors sono diminuite del 12,1% a 909 milioni di dollari. Quelle di Jimmy Choo si sono ridotte del 4,2% a 159 milioni di dollari. Il trimestre di Capri si è chiuso con una perdita netta di 547 milioni di dollari, in forte calo rispetto all’utile di 105 milioni di dollari dell’analogo periodo dell’anno scorso. La perdita è stata causata da una svalutazione non monetaria di 675 milioni.
La delusione
“La nostra attività è rimasta in difficoltà durante il trimestre e siamo delusi dai nostri risultati. Stiamo rivalutando le nostre iniziative strategiche per migliorare gli attuali trend di vendita” è il commento del CEO di Capri. Che prevede un miglioramento nel corso dell’anno fiscale 2026, e una crescita solo dal successivo esercizio. Il corrente anno fiscale (che terminerà a marzo 2025) dovrebbe chiudersi con entrate a 4,4 miliardi e al di sotto della stima media degli analisti di 4,5 miliardi. Negli ultimi 5 giorni il titolo ha perso oltre il 16%. Se torniamo indietro di 6 mesi l’azione ha perso un terzo del proprio valore. (mv)
Leggi anche: