Non c’è 2 senza 3: dopo Burberry e Richemont, il gruppo Zegna nell’ultimo trimestre 2024 registra segnali positivi. In particolare dagli States, dove le vendite dirette del marchio Zegna hanno registrato una crescita a doppia cifra, ma anche dall’area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa). “Nelle prime settimane di gennaio abbiamo osservato una solida performance nelle Americhe e in Emea, mentre ci aspettiamo che persista volatilità nella domanda dei consumatori in Cina” è il commento di Gildo Zegna, CEO del gruppo.
L’ultimo trimestre 2024
Nel quarto trimestre le vendite del gruppo Ermenegildo Zegna negli States sono salite del 15% a livello organico, compensando il -11,4% della Cina. E anche l’inizio del 2025 ha confermato come il mercato a stelle e strisce sia in salute. “Prevediamo che il 2025 avrà un andamento diverso nelle varie aree geografiche – ha affermato il CEO –. Ci sarà, però, una continua volatilità per quanto riguarda la domanda dei consumatori in Cina. Siamo preparati ad affrontare queste sfide” mentre le priorità sono “continuare a costruire il valore del marchio, concentrando gli investimenti su progetti strategici chiave e valorizzando i nostri punti di forza”.
I risultati del gruppo
Il gruppo Ermenegildo Zegna ha chiuso il 2024 con ricavi preliminari di 1,95 miliardi di euro: +2,2% a cambi attuali, +3,4% a valuta costante e -1,9% a livello organico. I ricavi hanno superato le stime aziendali di 1,91 miliardi di euro riportate da Reuters. I ricavi nel quarto trimestre hanno raggiunto 589,2 milioni di euro, con una crescita del 3,3%. Nell’anno fiscale 2024, i ricavi del marchio Zegna, pari a 1,35 miliardi di euro sono saliti del 2%. Quelli di Thom Browne (315 milioni di euro) sono diminuiti del 17,2%. Mentre quelli di Tom Ford Fashion (314 milioni di euro) sono cresciuti del 33,5%. (mv)
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