Non solo crisi: ecco perché in Cina il Festival 618 è andato male

Non solo crisi: ecco perché in Cina il Festival 618 è andato male

In Cina lo Shopping Festival 618 ha sperimentato il primo calo delle vendite degli ultimi 8 anni. Di primo acchito questa potrebbe essere valutata come una normale conseguenza della crisi. Ma chi la Cina la studia e la conosce bene, fa notare come il Paese sia entrato (anche) in una fase storica repressiva nei confronti della ricchezza. Soprattutto quella ostentata sul web. Conseguenza: i ricchi cinesi stano imparando a come “fuggire” portando con sé il proprio ingente patrimonio.

Il Festival 618 è andato male

Secondo le stime della società di analisi dei dati Syntun, che ogni anno monitora lo Shopping Festival 618 (ideato nel 2010 da JD.com), il volume lordo degli articoli venduti online fino al 18 giugno ha generato un giro d’affari di 102,3 miliardi di dollari. Un valore inferiore del 7% rispetto al 2023. È il primo calo registrato negli ultimi 8 anni (fonte Sourcing Journal). Tra le cause del calo: l’invecchiamento della popolazione, la crisi immobiliare e una perdita di interesse dei cinesi verso le grandi piattaforme di vendita online.

 

 

Non solo crisi

Non aiuta il fatto che Pechino stia lanciando chiari messaggi ai suoi connazionali di non ostentare la propria ricchezza. Almeno non sul web. Secondo The Economist, la storia dimostra come il Partito Comunista Cinese alterni periodi in cui consenta, e sembri gradire, che le persone si arricchiscano, ad altri, come quello attuale della “prosperità comune”, in cui per il cinese è meglio lasciare la propria Birkin nell’armadio. Meglio, insomma, non indossarla e, soprattutto, non esibirla sui social. Non è un caso, infatti, che molti influencer cinesi abbiamo visto il proprio profilo improvvisamente oscurato. I top spender cinesi, numericamente in aumento, hanno capito l’antifona e sono diventati più frugali nello shopping di lusso. E non solo.

Cinesi in fuga

I VIC cinesi cominciano a guardarsi attorno e a prendere in considerazione un trasferimento all’estero. In altre parole, studiano come fuggire dalla Cina portando con sé la propria ricchezza. Capire dove e come trasferirsi e, soprattutto, trovare il modo di far uscire la propria ricchezza dalla Cina senza farsi beccare. Il limite che un cittadino cinese può portare fuori dal paese è 50.000 dollari in valuta ogni anno. Una somma irrisoria, per certi standard. Eppure, un rapporto di Henley & Partners, citato dal Financial Times, prevede che un numero record di super ricchi cinesi (15.200) emigrerà, in aumento rispetto al record del 2023 (13.800). Numeri che fanno della Cina il Paese leader da cui “individui con patrimoni elevati” vogliono emigrare per avere migliori prospettive di vita. Per riuscirci, devono, però, affidarsi alle “underground banks”, specializzate nel riciclaggio di denaro sporco, per spostare all’estero il loro patrimonio. Non il massimo, insomma… (mv)

Nella foto, tratta da jdcorporateblog.com: Sandy Xu, CEO di JD.com, durante la conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2024 dello Shopping Festival 618

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