“In passato, moda e pelletteria erano mestieri molto diversi: ora sono una sola, grande industria. Alcuni dei marchi leader del comparto moda hanno cominciato lavorando la pelle: Hermès, Gucci, Prada. E sono quelli che menano le danze. Mentre altri marchi hanno iniziato nella moda (Chanel, YSL, Dior), e oggi realizzano un fatturato enorme negli accessori. Il confine è sfumato”. È un passaggio dell’intervista che Jean Cassegrain, presidente e direttore generale di Longchamp, ha rilasciato a FashionNetwork, analizzando la strategia di un brand che vuole diventare grande anche nel fashion e non più solo nella pelletteria. “Ovviamente, è rischioso, ma è altrettanto rischioso non provare” ha detto Cassegrain. “Prima bastava vendere borse ben confezionate, sobrie e funzionali; oggi non funziona più così! Ho notato che molte firme tradizionali di pelletteria francesi, americane e italiane che non hanno compiuto questa transizione oggi si trovano in una situazione difficile” coclude Cassegrain. Un passaggio molto significativo dell’intervista è riservato alla produzione. Longchamp dà lavoro ad oltre 3.000 persone, la maggior parte nelle sue 6 fabbriche sono distribuite fra Angers e la Valle della Loira, mentre una settima dovrebbe entrare in funzione ad agosto in Vandea.
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