L’accusa è di aver violato l’utilizzo di un marchio registrato. A essere oggetto di questa contestazione non è un brand qualunque, ma quello – forse – più cool del momento. Off-White, la creatura che ha permesso a Virgil Abloh di far emergere e imporre la sua particolare visione dello stile e della moda. Un successo che gli ha permesso di approdare alla direzione creativa di Louis Vuitton Homme.
Il caso
Off-White è accusato di essersi appropriato del nome di un’agenzia americana specializzata in marketing e design. Si chiama OffWhite Productions. C’è un trattino che spezza la somiglianza, ma non è sufficiente. L’agenzia, nella denuncia presentata al Tribunale Federale di New York sostiene, infatti, di esercitare “pubblicamente la propria attività sotto il nome di OffWhite dalla fine degli anni ’90” a differenza del brand di Abloh, lanciato nel 2012.
Il danno
Gli americani sostengono che Off-White “ha creato e promosso molte entità e prodotti” che danneggiano la loro riconoscibilità e creano “un rischio di confusione”. Citano, a riprova, il fatto che online, l’indicizzazione di Google finisca per privilegiare il marchio di ABloh, confinando il loro nelle retrovie.
Il rifiuto
Il caso è finito in tribunale perché, sostiene l’agenzia USA e riporta Fashion Network, al presunto clone era stato chiesto in passato di “porre fine a questa violazione”. Per vie legali, Abloh risposte di no. Non solo. Il portale rileva come “l’avvocato di Off-White, che avrebbe “minimizzato l’importanza di questa confusione e informato che il suo cliente non avrebbe interrotto la sua contraffazione”. Secondo Fashion Network, Off-White non ha ancora commentato la causa ricevuta.