Forse aveva ragione Renzo Rosso in autunno, quando tutto intorno c’era grande agitazione, a dire che il “lusso non va mai in crisi”. Di certo non ci va OTB, il gruppo di cui è fondatore e presidente, che tocca quota 1,9 miliardi di euro e chiude il 2023 al +10,2% a cambi costanti (+7,2% a cambi correnti) su base annua. Un risultato brillante possibile proprio grazie alla divisione lusso (+17,6% a cambi costanti e +13,6% a cambi correnti). Tutti i brand registrano performance di crescita: Diesel +13,1%, Jil Sander +17,3%, Marni +8,6% e Maison Margiela +23%.
OTB chiude il 2023 al +10,2%
Come spiega il CEO Ubaldo Minelli al Corriere della Sera, il bilancio 2023 avvalora la bontà dei piani di crescita di OTB. Che ora mette nel mirino due obiettivi per il 2025/26. Il primo? L’IPO, cui lavora da tempo. E il raggiungimento della soglia di fatturato dei tre miliardi, “anche tramite acquisizioni”. Nel bilancio appena chiuso il gruppo si conferma redditizio: l’Ebitda è a 348 milioni di euro (il 19,6% rispetto agli 1,8 miliardi di vendite nette) e la posizione finanziaria netta è in attivo per 60 milioni di euro. A proposito di geografie, è l’Asia (+74%) a tirare le fila. Ed è proprio da Oriente che arrivano i segnali più incoraggianti: “L’anno in corso si sta confermando particolarmente impegnativo – conclude Minelli –, ma siamo partiti molto bene in Giappone, che nel 2023 ha assorbito il 23% del business totale e ha registrato un +19,4% dei ricavi. Nel complesso sarei molto felice se nel 2024 crescessimo di un +7/8%”.
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