Gli intenti predatori di OTB. Il gruppo guidato da Renzo Rosso mette nel mirino due acquisizioni, di cui una è un marchio. “Un’acquisizione di peso potrebbe essere un volano per poi procedere all’IPO” ha detto il CEO Ubaldo Minelli. L’altra è un’azienda produttiva per potenziare la filiera. Ma da OTB si parla anche del bilancio 2024 (-4,4% di ricavi sul 2023), di dazi, di direttori creativi e di di nuovi investimenti.
I numeri
Il fatturato complessivo di OTB nel 2024 è sceso del 5,2% a 1,8 miliardi di euro, rispetto al 2023. A cambi costanti, il calo è del 4,4%. Sebbene il gruppo non suddivida le vendite per marchio, Minelli ha affermato che, a cambi costanti, i ricavi di Diesel sono cresciuti del 3,2% e quelli di Maison Margiela del 4,6%. Le vendite nette del gruppo sono ammontate a 1,7 miliardi di euro, -4,9% sul 2023 e -3,1% a cambi costanti. L’utile prima di interessi, imposte, ammortamenti e svalutazioni è stato di 275,8 milioni di euro, in calo del 20,7% rispetto ai 347,6 milioni del 2023.
Le preoccupazioni di Rosso
“Credo sia molto più importante garantire risultati aziendali positivi nel medio-lungo termine piuttosto che nell’immediato. E infatti abbiamo continuato a investire in tecnologia e marketing” ha detto il presidente di OTB Renzo Rosso. Che più dei dazi USA si è detto preoccupato per la situazione geopolitica e i conflitti in tutto il mondo. Il gruppo, tra l’altro, è da poco entrato in Messico con un progetto ambizioso: aprire 55 punti vendita nei prossimi 5 anni. La sua seconda preoccupazione si chiama Cina. Il gruppo sta investendo in maniera importante in quel mercato “scommettendo sulla sua ripresa”.
Rafforzare la filiera
Per Minelli, la crisi della filiera produttiva italiana potrebbe offrire delle opportunità di acquisto. “Il 2024 è stato un anno tosto, e il 2025 lo sarà ancora di più perché i volumi calano più dei fatturati” ha sottolineato lo stesso manager. “Al momento non abbiamo nessun dossier sulla filiera, ma non è detto che se si presentasse qualcosa di interessante potremmo considerarlo” ha spiegato lo stesso CEO a Repubblica.
Nuove acquisizioni e l’IPO
“Puntiamo a un’operazione dove potremmo fare la differenza, come quella di Jil Sander” afferma il CEO di OTB. Che poi prosegue: “Le acquisizioni nascono sempre dalle opportunità e credo che le condizioni di mercato in questo momento possano essere favorevoli”. L’acquisizione di un marchio di peso sarebbe il volano per l’IPO. Che “è all’ordine del giorno e rimane all’ordine del giorno, ma non abbiamo fretta. Stiamo guardando al 2026 se l’economia sarà più favorevole e i numeri più interessanti”, ha affermato Minelli a WWD.
E i direttori creativi?
OTB è al centro di rimescolamenti delle poltrone. Ubaldo Minelli spiega così la scelta di cooptare Glenn Martens. “Glenn non ha più l’impegno con Y/Project, quindi crediamo che entrambi gli incarichi (Diesel e Maison Margiela ndr) siano compatibili e possano essere gestiti. È straordinariamente talentuoso”. E ha rifiutato di commentare le speculazioni su Luke e Lucie Meier in partenza da Jil Sander. Compreso il presunto arrivo al loro posto di Simone Bellotti, direttore creativo di Bally. (mv)
Immagini OTB
Leggi anche: