Pavlovsky (Chanel): “Il lusso conosce i tonfi, ora serve umiltà”

Pavlovsky (Chanel): “Il lusso conosce i tonfi, ora serve umiltà”

Non si può dire che Bruno Pavlovsky, presidente Moda di Chanel, predichi ottimismo, ma almeno invita alla prudenza quando tutti temono il peggio. Certo, il mercato cinese ha inchiodato, mentre a livello globale non si respira ottimismo, ma non c’è bisogno di farsi prendere dal panico: il lusso conosce i tonfi. “Ora assistiamo a una crisi economica che riguarda tutti e non solo l’industria del lusso – sono le sue parole a MFF –. Ma fa parte del gioco. Dobbiamo essere pronti a questo tipo di situazioni. Lo abbiamo visto in passato con il Giappone o con gli Stati Uniti. Ci sono alti e bassi e fa parte del nostro lavoro essere in grado di anticipare e strutturare il marchio quando si incontra un problema”.

Il lusso conosce i tonfi

Nella lunga e ricca intervista, dunque, Pavlovsky invita a tenere la barra dritta in attesa di tempi migliori che, ne è certo, arriveranno. “Non mi preoccupo. Dobbiamo solo accettare il fatto che, quando si ha una crescita, non è per sempre”. Per uscire al meglio da una congiuntura che conosce anche risvolti drammatici, in Chanel puntano sulla sobrietà: è “il momento di rallentare?”, chiede il giornalista. “Sì – risponde il manager –. Guardate l’economia, guardate la politica, guardate quello che sta succedendo nel mondo. Continueremo a fare ciò che dobbiamo per i nostri clienti fedeli, perché è molto importante, ma è anche molto importante posizionarsi correttamente. Per me il sogno è non essere invadenti. Il sogno è essere molto rispettosi di qualsiasi cosa accada in qualsiasi Paese. Quindi dobbiamo essere attenti, umili. Stiamo offrendo un sogno e il sogno non è incompatibile con l’umiltà”.

 

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Ok, ma il direttore creativo?

Calando il discorso nel concreto, Pavlovsky non si sbilancia sui risultati del 2024 di Chanel (forte di 20 miliardi nel 2023): “Dipenderà dalla fine dell’anno. Credo che i grandi tempi siano finiti. Abbiamo avuto tre o quattro anni incredibili. Se considero gli ultimi 20 anni, Chanel ha avuto una crescita straordinaria. Ci troviamo in una sorta di situazione intermedia, ma non siamo aggressivi”. Ok, ma chi prenderà il posto di Virginie Viard? “Ci prenderemo il tempo necessario per fare la scelta giusta. Non abbiamo fretta. Come vedete, ci sono molti, molti stilisti che passano da un brand all’altro – conclude –. Noi non vogliamo farne parte. Quando avremo qualcosa da annunciare, saremo ben lieti di farlo”.

Foto d’archivio

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