Chanel sostiene i partner italiani. E continuerà a farlo. “Non possiamo immaginare Chanel senza i nostri partner in Italia”, ha detto Bruno Pavlovsky, presidente Divisione Moda della maison. Pavlovsky si dimostra anche ottimista sul futuro della moda e della griffe. A partire dal 2022, però, quando le vendite potranno tornare (o superare) i livelli del 2019. La sfida è intercettare i nuovi viaggiatori, dopo che le fashion house si sono concentrate sui consumatori locali.
Partner italiani
I francesi di Chanel investono per proteggere la filiera produttiva “e continueremo a farlo”, afferma Pavlovsky. “In Francia e in Italia non tutti i fornitori sono allo stesso livello – spiega a MFF –. Quindi non so davvero quale sarà la situazione domani, ma di sicuro continueremo a sostenere e a impegnarci con i nostri key supplier per assicurarci di poter continuare a portare l’expertise in ciò che stiamo facendo. E siamo abbastanza attivi in Italia. Non possiamo immaginare Chanel senza i nostri partner in Italia”.
L’ottimismo
Secondo il presidente della divisione Moda di Chanel il 2022 “si prospetta come l’anno di un ritorno ai livelli pre-pandemia o forse anche di una nuova crescita”. La sua opinione è che le campagne di vaccinazione permetteranno “molti viaggi in Europa”. “La sfida sarà come coinvolgere il cliente locale e il turista allo stesso livello” spiega. Per Chanel, che non vende online, non è in corso un duello “digitale contro fisico”, ma si tratta di “una questione di competenze. I clienti vorrebbero essere più connessi con gli esperti – dice –. Questo human touch e le competenze stanno diventando importanti”. In merito al futuro di Chanel, Pavlovsky non ha dubbi: “Sarà da leader”. (mv)
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