Francia, Italia, USA e (anche) Spagna. La necessità di Louis Vuitton di ampliare la propria capacità produttiva coinvolge anche la penisola iberica. La maison francese, infatti, aveva aperto un sito produttivo di 6.000 metri quadrati nel piccolo comune di Polinyà, vicino a Barcellona. A distanza di appena due anni, è diventato troppo piccolo. Così, LV è corso immediatamente ai ripari.
Trasferimento e ampliamento
Tutte le attività svolte a Polinyà troveranno nuova sede, infatti, nel nuovo e più grande (8.000 metri quadrati) stabilimento di Santa Perpètua de Mogoda. Dovrebbe essere operativo già a gennaio 2020, almeno in base ai piani della griffe. È previsto anche un aumento del personale che raggiungerà i 200 dipendenti, impegnati nel taglio e nella preparazione di pelle e accessori da utilizzare per confezionare (altrove) gli accessori della maison. Inoltre, nel nuovo stabilimento, troverà spazio la logistica dei materiali provenienti delle altre strutture della società francese in Catalogna: Barberà del Vallès (Barcellona) e Campllong (Girona).
Dal Texas alla Francia
Solo qualche giorno fa Louis Vuitton ha inaugurato (presenti Bernard Arnault e Donald Trump) uno stabilimento produttivo in Texas, negli Stati Uniti. A inizio settembre, invece, la griffe ha aperto l’ennesimo laboratorio di pelletteria in Francia, a Beaulieu-sur-Layon. (mv)
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