Stefano Ricci gioca d’anticipo e presenta già la collezione Primavera-Estate 2022. Secondo il fondatore Stefano e i suoi figli Niccolò (CEO) e Filippo (direttore creativo) il 2022 sarà l’anno in cui le ferite del Covid si rimargineranno. L’azienda ha chiuso il 2020 a 86 milioni di euro, vale a dire il 42% in meno rispetto ai 148,3 milioni del 2019. Ma nei primi 4 mesi del 2021 ha registrato una crescita del 48% su base annua.
I livelli pre-Covid
“Sul recupero rispetto al pre-Covid siamo a metà strada, perché l’Europa è ancora ferma – dichiara Niccolò Ricci a Il Sole 24 Ore –. Ogni giorno aumentano i segnali di ripartenza da Cina e Russia. Anche gli Stati Uniti si stanno muovendo”. Ricci ha precisato che a maggio la crescita è stata ancora più forte e prevede di chiudere l’anno a 110-120 milioni di ricavi con un conto economico in pareggio.
Il retail
Per sostenere le entrate la società fiorentina, che impiega circa 600 persone, ha in programma di aprire 3 boutique nel 2021. Dove? Bangkok, Kuala Lumpur e Changsha. A questo si aggiunge il riacquisto della licenza dello store di Singapore e per l’anno prossimo un opening a New York. La quota export è pari all’85% del volume d’affari. Marginale il contributo dell’e-commerce (1,5 milioni di euro la previsione per il 2021) che però ha triplicato le vendite.
Stefano Ricci gioca d’anticipo
Quanto alla collezione, la leggerezza la fa da padrona, insieme a colore, comfort e tecnicità. La pelle ci sta dentro alla perfezione con blouson di coccodrillo, giubbotti in pelle di agnello traforata, oltre a calzature e accessori. (mv)
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